Nel gennaio di quest'anno due uomini col volto coperto da passamontagna fecero irruzione in un compro-oro in pieno centro a Brescia e, armati di pistola, si fecero consegnare gioielli e contanti.
Poi, la fuga prima dell'arrivo delle forze dell'ordine allertate subito dopo la rapina.
Un mese dopo, altri due uomini col volto coperto da caschi integrali, con la complicità di una donna che si era presentata come una cliente, riuscirono ad entrare in una gioielleria - sempre in pieno centro a Brescia -, aggredirono la titolare ed il figlio impadronendosi di gioielli e monili per un importo di quasi trecento mila euro.
Ora, carabinieri e poliziotti nell'indagine congiunta coordinata dalla Procura sarebbero riusciti a risalire ai presunti colpevoli di quei due colpi.
Si tratterebbe di tre uomini, bloccati a Mazzano nel Bresciano, ed ora a disposizione dei magistrati.
Nelle loro abitazioni recuperata parte della refurtiva.
Decisive per risalire alla loro identità le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza della zona.
Nei guai, con loro, altre sette persone indagate a vario titolo per ricettazione e concorso in rapina.
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