Un badante salvadoregno, di 34 anni, è stato condannato a 16 anni di reclusione per l’omicidio di un 71enne di San Giuliano Milanese, del quale si prendeva cura.
Questa la sentenza giunta al termine del processo con rito abbreviato ed il riconoscimento delle attenuanti; la procura aveva, invece, chiesto 30 anni.
La morte dell’ex dipendente del gruppo Eni residente in un appartamento di via Verdi, risale al 25 novembre del 2017.
Il salvadoregno aveva ammesso l'omicidio sostenendo di essersi difeso dopo essere stato aggredito e insultato dal pensionato, dopo la decisione dell'uomo di licenziarlo in tronco senza riconoscergli ulteriori pagamenti. Il badante era stato assunto attraverso internet e la vittima si era subito dichiarata insoddisfatta soprattutto per incompatibilità caratteriali e difficoltà linguistiche.
Dopo l’omicidio, il badante aveva lasciato il 71enne esanime, portando con sè uno smartphone e un tablet. Questi avevano permesso ai carabinieri di San Donato Milanese di rintracciarlo prima che potesse lasciare l'Italia.
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