Stamattina, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e del Nucleo Speciale Polizia Valutaria, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, su richiesta del Procuratore Aggiunto Calogero Gaetano Paci e del Sostituto Procuratore Stefano Musolino, stanno eseguendo un provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale con il quale è stata disposta l’applicazione della misura di prevenzione della confisca in relazione all’ingente patrimonio, costituito da imprese commerciali, beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie, riconducibile a soggetti indiziati di appartenenza alla cosca di ‘ndrangheta “Labate”.
Tra i soggetti interessati dalla misura di prevenzione, vi è LABATE Michele cl. ‘56, esponente di vertice dell’omonima cosca unitamente al fratello Pietro, che annovera condanne irrevocabili, tra l’altro, per il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso.
Gli altri interessati dal presente provvedimento sono i fratelli REMO Giovanni e REMO Pasquale che nell’ambito del procedimento penale sono stati condannati dal Tribunale di Reggio Calabria (con sentenza non definitiva) per il reato - tra gli altri - di concorso in associazione per delinquere di tipo mafioso, a 15 anni di pena detentiva.
La misura di prevenzione patrimoniale ha, altresì, interessato il patrimonio immobiliare degli eredi di FINTI Antonio cl. ‘42, imprenditore reggino deceduto nel 2014.
L’applicazione della misura di prevenzione della confisca del patrimonio riconducibile a LABATE Michele, REMO Pasquale, REMO Giovanni e ai relativi nuclei familiari, oltre che agli eredi di FINTI Antonio cl. ’42, per un valore complessivo di circa € 33.000.000, costituito dal patrimonio e quote sociali di 5 complessi aziendali, 62 beni immobili (fabbricati e terreni) siti in Reggio Calabria, 3 autoveicoli e rapporti finanziari/assicurativi e disponibilità finanziarie.
Con l’odierna confisca, il valore dei beni sottratti alla ‘ndrangheta dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria negli ultimi 18 mesi, sale così ad oltre 630 milioni di euro.
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