Nell’ambito delle attività di prevenzione svolte dalla Questura di Monza, in particolare ai giardini di via Artigianelli, in via Gramsci, in corso Milano, al piazzale della stazione e a largo Mazzini, personale della Questura, assieme a quattro equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Milano e della Polizia Locale di Monza, ha svolto controlli mirati nelle aree cittadine note per essere luogo di ritrovo di persone dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti che nuocciono alla sicurezza cittadina e al decoro urbano, in particolare in area stazione ferroviaria.
Durante l’attività di controllo sono state identificate 56 persone e 21 veicoli.
Nella stessa giornata il Questore ha adottato un provvedimento di avviso orale e due DASPO urbani nei confronti di altri due 20enni italiani, predisposti sulla base dell’istruttoria condotta dalla Divisione Polizia Anticrimine, il primo nei confronti di una ragazza italiana dell’89, dedita all’uso di sostanza stupefacente, con precedenti per reati contro il patrimonio, per la commissione di truffe on line, nonché per invasione di terreni ed edifici, dedita al bivacco ed ad accompagnarsi con soggetti senza fissa dimora; i secondi nei confronti di due ragazzi italiani 20enni, già più volte destinatari di provvedimenti di divieto di bivacco negli spazi pubblici, e nello specifico in Piazza Cambiaghi, in violazione del Regolamento di Polizia Urbana di Monza, in quanto in compagnia di altri soggetti, si posizionavano sotto i portici o nelle aree adiacenti la piazza con comportamenti molesti nei confronti degli utilizzatori del luogo pubblico, determinando in tal modo la presenza di giacigli per dormire, oltre che di rifiuti e bottiglie, degrado urbano della piazza ed aumento dell’insicurezza percepita dai cittadini.
Pertanto, il Questore ha disposto per un periodo di sei mesi il divieto di accesso alle zone adiacenti piazza Cambiaghi, nella zona delimitata Cristoforo Colombo, via Enrico Cernuschi, Spalto Piodo e via Azzone Visconti, la cui violazione determinerà la commissione di un reato punito con l’arresto da sei mesi ad un anno.
Sempre nell’ambito dell’intensificazione del controllo del territorio il Questore ha disposto il collocamento al CPR di Bari di un egiziano 33enne gravato da precedenti penali.
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