Un poliziotto, che lavora dell'Ufficio immigrazione della questura di Milano, sua moglie di origine cinese e un connazionale di quest'ultima sono stati arrestati per corruzione e falso.
È il risultato di un'indagine della Squadra Mobile del capoluogo lombardo sull'emissione di permessi di soggiorno.
L'agente ha 50 anni ed è in servizio all'Ufficio da oltre 10, è stato arrestato su ordinanza di custodia cautelare, mentre la moglie e l'altro complice cinese non sono ancora stati rintracciati. Nel provvedimento, firmato dagli inquirenti, ci sono anche 18 obblighi di firma per altrettanti cittadini cinesi residenti in diverse città italiane.
Il gruppo aveva anche approntato un tariffario ben preciso, tanto che, a seconda della tipologia dei documenti richiesti, i prezzi variavano tra i 5 e gli 8mila euro. I colleghi che hanno arrestato l'agente gli hanno sequestrato due villette, una in zona Famagosta e un'altra nel quartiere De Angeli
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