Troppo violenta per restare libera.
E' la motivazione con la quale i giudici del tribunale del riesame di Brescia hanno deciso di sottoporre al regime degli arresti domiciliari una ragazza di 19 anni residente a Brembate in provincia di Bergamo.
La giovane nell'aprile scorso si era resa protagonista, assieme ad un'altra ragazza di 17 anni, di un vero e proprio raid punitivo nei confronti di altre due ragazze minorenni, aggredite con una catena utilizzata nelle arti marziali, disciplina praticata dalla diciannovenne. In quella occasione, le due aggredite e derubate finirono anche in ospedale a causa dei traumi riportati.
Per quei fatti, i carabinieri arrestarono sia la diciannovenne che la sua amica di 17 anni. Gli arresti furono, poi, tramutati nell'obbligo di firma. Ora, i carabinieri hanno nuovamente arrestato la maggiorenne, su ordine della magistratura bresciana, ponendola ai domiciliari.
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