Due agenti della Questura di Lecco, liberi dal servizio, incrociavano nel centro cittadino una persona sospetta che dalle caratteristiche somatiche sembrava essere persona già monitorata dalle Forze dell’Ordine.
Gli Agenti decidevano di seguire il soggetto fino alla stazione ferroviaria di Lecco, dove richiedevano un documento di identità. Nel frattempo arrivava in ausilio una pattuglia della Volante. Dato che il soggetto era sprovvisto di un valido documento d’identità, gli operanti provvedevano al suo accompagnamento in Questura.
I sospetti degli Agenti risultavano fondati. Accertate le esatte generalità del soggetto, infatti, in banca dati risultava essere destinatario di ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Como, con condanna alla pena di quattro anni e sei mesi di reclusione oltre al pagamento di 900 euro di multa, quale autore dei reati di rapina aggravata in concorso e possesso di segni distintivi contraffatti.
Una volta acclarato che il soggetto, identificato per V.D., italiano, classe 1983, era effettivamente la persona destinataria del provvedimento di cui sopra, veniva tratto in arresto ed associato presso il locale carcere di Pescarenico a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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