Una pattuglia della Polizia di Stato di Busto Arsizio ha tratto in arresto un 29enne per detenzione di hashish ai fini di spaccio.
Transitando nei pressi del “parco del Rugareto” al confine con Marnate, luogo noto come base di spaccio, gli agenti hanno notato due auto che, dopo aver effettuato una breve sosta, si sono allontanate in direzioni opposte. Immediata quindi la decisione di controllare il mezzo che la Volante stava per incrociare lungo la strada.
A bordo dell’auto erano presenti due giovani che si sono mostrati fin da subito infastiditi dal controllo. Uno dei due, un italiano di 29 anni con diversi precedenti, residente in un centro confinante con Busto Arsizio, su richiesta degli operatori, ha tirato fuori dal portaoggetti dell’abitacolo un panetto di hashish da un etto, etichettato con la scritta “Nestlè Nesquik”.
Il conducente, da parte sua, ha dichiarato di aver dato un passaggio al nuovo amico, conosciuto pochi giorni prima, senza avere minimamente idea che questi avesse con sé dello stupefacente, probabilmente ingannato anche dall’adesivo intravisto sul panetto di hashish.
Anche il ventinovenne ha poi escluso ogni coinvolgimento del conducente del mezzo, rivendicando la piena proprietà dello stupefacente e presentandosi agli agenti come un imprenditore del settore della vendita di alimenti e bevande, che da qualche mese era caduto in difficoltà a causa degli effetti negativi dell’attuale crisi. Da qui così la decisione di acquistare un quantitativo non indifferente di hashish, da poter successivamente spacciare con il finto marchio di innocuo cacao.
Per il giovane imprenditore sono scattate le manette e dovrà adesso rispondere alla magistratura del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, nel corso dell’udienza di convalida che si terrà nella giornata odierna.
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