I Carabinieri di Lodi, al termine degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà M.G. 35enne della provincia di Lodi, celibe, impiegato, con precedenti, in quanto resosi responsabile di diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite a mezzo social network.
I carabinieri hanno avviato le indagini, applicando per la prima volta le recenti innovazioni normative introdotte nel luglio 2019, sancite nel nuovo articolo 612 ter del codice penale, alla fine del mese di settembre, quando una donna del capoluogo si è accorta che alcune immagini intime, destinate a rimanere private, erano state diffuse tramite social network.
La donna, vincendo ogni imbarazzo ha avuto il coraggio di denunciare l’accaduto ai Carabinieri, permettendo loro di raccogliere riscontri testimoniali, suffragati da un’articolata attività, fra cui l’analisi degli indirizzi IP, che hanno effettivamente acclarato le responsabilità del 35enne.
Vittima ed indagato avevano esclusivamente una relazione mediante canali virtuali e non si conoscevano, ignoravano anche che fossero della stessa provincia.
L’uomo, ottenute le immagini – sessualmente esplicite - della denunciante, mediante i loro contatti social, le ha poi diffuse indebitamente in rete.
I Carabinieri durante la perquisizione domiciliare dell’indagato hanno rinvenuto e sequestrato lo smartphone utilizzato per l’illecita divulgazione. In forza a questa nuova norma, chiunque veicola queste immagini rischia di rispondere del medesimo reato, che prevede la reclusione fino a sei anni ed una multa da 5mila e 15 mila euro.
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