Sono diminuite le aggressioni al personale sanitario dell'Ospedale di Niguarda di Milano, dopo l'introduzione del 'Caring nurse', la prima figura infermieristica dedicata all'accoglienza, comunicazione e relazione con i pazienti e i parenti in attesa in Pronto Soccorso.
Il tempo trascorso in attesa, con i 'vuoti di informazione' rispetto al percorso di cura del proprio caro, rappresenta motivo di preoccupazione, ansia e frustrazione. Fino a scaturire, in casi estremi, in rabbia e tensione contro il personale sanitario. Per dare una risposta adeguata a questo 'bisogno di sapere' (se il proprio parente sta bene, se si riprenderà presto, se dovrà essere operato o ricoverato) da maggio all'Ospedale Niguarda è in servizio l'infermiere 'Caring nurse' con il compito di rappresentare il riferimento a cui rivolgersi.
"Dopo i primi tre mesi - racconta Marco Bosio, direttore generale dell'Ospedale Niguarda di Milano - sono stati raccolti alcuni dati per rilevare gli effetti e la soddisfazione circa l'attività e risultati raggiunti dal progetto. I risultati sono estremamente positivi. È emerso, infatti, che per il 94% dei pazienti e dei familiari si è ridotto il livello di ansia e preoccupazione durante l'attesa in Pronto Soccorso. Non solo. Il 97% degli utenti si è sentito correttamente informato rispetto al percorso e a quanto stava accadendo. Anche gli episodi di aggressione nei confronti del personale sanitario sono diminuiti del 36%, se da maggio a luglio 2022, infatti, si erano verificati 14 episodi di violenza (verbale e/o fisica), nello stesso periodo del 2023, con l'introduzione del servizio si sono ridotti a 9. Anche le segnalazioni dei pazienti riguardo difficoltà di relazione e comunicazione con i professionisti sanitari all'Ufficio relazione con il pubblico (URP) sono calate del 60%".
"È interessante anche osservare - continua Marco Bosio - l'apprezzamento di questa figura sia da parte del personale che da parenti e pazienti. Si tratta, infatti, di infermieri con esperienza pluriennale di pronto soccorso, che ben conoscono le dinamiche presenti e che quindi sono perfettamente in grado di agevolare il percorso dei pazienti, fornire informazioni sanitarie professionali e chiare, favorire il collegamento tra l'area di cura e la sala di attesa".
Era ricoverato a San Giovanni Rotondo, in Puglia, per...
E' accaduto nel Cremonese; le forze dell’ordine stanno...
Un uomo di 57 anni di Vescovato ha improvvisamente perso...