Numerosi i produttori presenti alla conferenza organizzata con gli esperti per fare il punto sull’andamento del settore latte dopo un inizio anno molto difficile.
Sono intervenuti a Leno nel Bresciano, per iniziativa di Confagricoltura, Barbieri, Rossi (Clal), Baldrighi (Grana Padano), Ottolini (Aop Latte Italia) ed il parlamentare europeo Angelo Ciocca.
Presente anche il presidente di Confagricoltura Lombardia, il lodigiano Antonio Boselli.
Dopo la crisi che ha afflitto il settore lattiero-caseario italiano nei primi sei mesi del 2018, a partire dallo scorso agosto la situazione si è finalmente riallineata grazie ad una scarsità di materia prima che ha permesso al mercato di riassorbire l’esubero di prodotto.
Lo ha sottolineato Luigi Barbieri, vicepresidente di Confagricoltura Brescia, aprendo il convegno sul settore latte che si è svolto questa mattina nell’Ufficio Zona di Leno.
“La quantità di latte sul mercato e le consegne di questo periodo – ha detto Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio Grana Padano -, il prezzo particolarmente remunerativo che ha incentivato a vendere più latte di quello programmato, la diminuzione delle scorte e la diluizione nel tempo delle produzioni, unitamente al nuovo piano produttivo del Consorzio ci danno una garanzia importante per quanto riguarda la tenuta del prezzo del Grana Padano, almeno per i prossimi due anni”.
Ottimismo quindi, anche se occorre sempre considerare, come ha spiegato Angelo Rossi, esperto del Clal, che sull’andamento del prezzo della materia prima pesano per il 70% fattori internazionali.
Brescia resta la capitale del latte in Italia e sul nostro territorio si stanno sperimentando interessanti forme di aggregazione del prodotto, come la AOP Latte Italia, diretta da Marco Ottolini. “Diventa sempre più importante – ha affermato Ottolini – instaurare un rapporto diretto con il consumatore, evidenziando la provenienza e la qualità del nostro latte”. Ottolini ha evidenziato anche come il settore latte si stia ristrutturando, con una riduzione del numero degli operatori: in Italia nel 2018 sono diminuiti di 1.200 unità rispetto all’anno precedente.
Sul tema dell’importanza dell’etichettatura è intervenuto anche l’onorevole Angelo Ciocca, componente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo. Sempre Ciocca ha rimarcato il valore della battaglia per il futuro della Pac: “È impensabile – ha detto – una riduzione delle risorse da destinare al settore primario: l’Italia non deve cedere su questo poiché il made in Italy agroalimentare rappresenta uno dei pilastri dell’economia del futuro di questo Paese”.
L’incontro è stato chiuso da Francesco Martinoni, presidente di Confagricoltura Brescia, che ha messo in luce come le diverse relazioni abbiano disegnato un quadro sostanzialmente positivo: “Per noi è fondamentale restare legati al Grana Padano, che in questi anni ha sempre premiato i conferenti. Infatti, le nostre cooperative che destinano gran parte del loro latte alla produzione di Grana stanno per chiudere un anno comunque soddisfacente. Ora – ha concluso – guardiamo al futuro con ottimismo, cercando sempre di valorizzare attraverso le eccellenze dell’agroalimentare italiano la qualità della nostra materia prima”
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