“Cambiano le legislature, ma la dote scuola resta sbilanciata e richiederebbe una maggior attenzione a chi è in difficoltà economica”.
Lo ha dichiarato la vicecapogruppo del Pd in Regione Lombardia Patrizia Baffi dopo aver appreso le novità sul Sistema unitario di istruzione, formazione e lavoro di Regione Lombardia.
“Non vedo la volontà di andare incontro a chi non ce la fa e i numeri lo dimostrano: il buono scuola, dedicato agli studenti che frequentano le scuole paritarie, si attesta su 23 milioni di euro su un totale di 40,5 milioni dell'intero sistema Dote scuola. Il buono scuola è destinato ad una platea di 23.500 beneficiari, studenti appartenenti a famiglie con reddito Isee fino a 40mila euro. Lo squilibrio sta nel fatto che per i 76mila studenti di famiglie meno abbienti, con redditi fino a 15.749 euro Isee, la Regione stanzia, per l'acquisto dei libri di testo, dotazione tecnologica e strumenti per la didattica, solo 10,5 milioni. Anche per gli studenti particolarmente meritevoli la Regione stanzia poco, solo 1,5 milioni di euro, che non bastano a premiare tutti gli studenti che ne avrebbero diritto. Il sostegno agli studenti dovrebbe essere una priorità assoluta per La Regione e la nostra proposta, contenuta anche in due emendamenti al bilancio regionale, bocciati da Lega e centrodestra, è di aumentare di 10 milioni di euro il capitolo del diritto allo studio per incrementare la parte della dote scuola destinata alle fasce di reddito più basse, anche innalzando la soglia di reddito. Anche se le nostre indicazioni sono state più volte rispedite al mittente, non smetteremo di insistere sul fatto che ci vuole più equità nella distribuzione delle risorse del diritto allo studio, in particolare per quanto riguarda quelle destinate alle famiglie che fanno più fatica."
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