Sono 18 gli arresti effettuati questa mattina dalla Squadra mobile di Bologna per traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
La banda di italo-albanesi era in grado di rifornirsi di hashish e marijuana direttamente dall’Albania.
I trafficanti gestivano il traffico direttamente dalle coste albanesi: grazie alla collaborazione di due pregiudicati di Brindisi che assicuravano il reperimento di motoscafi veloci e piloti esperti che fossero in grado di trasportare lungo la rotta adriatica ingenti quantitativi di droga, gli arrestati assicuravano un rifornimento costante alla piazza bolognese. Anche il primo stoccaggio della droga veniva assicurato dai complici pugliesi. Poi, attraverso diversi sistemi la droga arrivava a Bologna; in alcuni casi tali partite di stupefacenti servivano anche ad approvvigionare gli spacciatori delle vicine Toscana e Umbria.
I corrieri venivano ricompensati con denaro o corrispondenti quantità di droga da spacciare, in proporzione ai quantitativi di stupefacenti trasportati.
Gli acquirenti sulla "piazza" di Bologna, albanesi e centroafricani, a loro volta spacciatori, acquistavano notevoli quantità di droga destinata allo spaccio al minuto.
Il sistema collaudato consentiva l’acquisto in Albania di quantità notevoli a prezzi ovviamente ridotti; un chilo di marijuana poteva costare all’ingrosso 800-1.000 euro al chilo e poteva esser riveduta a 2.000- 2.500 euro.
Nell’indagine sono state anche denunciate 9 persone.
L’operazione conclusiva si è avvalsa della collaborazione delle Squadre mobili di Reggio Emilia, Ferrara, Arezzo, Brindisi, Cremona, Foggia, Perugia, Monza-Brianza e Siena.
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