Nuovo filone d’indagine, che vede indagate 15 persone, per il carcere di via Gleno a Bergamo, tra i quali undici agenti della polizia penitenziaria, un medico in servizio al carcere e tre dipendenti di una società di catering, per la distribuzione del cibo tra i detenuti.
I capi d’accusa vanno dall’abuso di ufficio sino alla corruzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Ieri i carabinieri di Bergamo, i militari della Guardia di finanza e della polizia penitenziaria, hanno portato a termine una serie di perquisizioni nelle abitazioni degli agenti, sequestrando telefoni cellulari, denaro, documenti,effetti personali e modiche quantità di hashish e marjiuana.
Gli agenti indagati sono stati messi formalmente in ferie, in attesa che si prenda la decisione di una eventuale sospensione. Stando all’accusa, gli agenti facevano arrivare ai detenuti droga e cellulari, in cambio di pagamenti su carte poste pay
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