I finanzieri di Como hanno concluso una brillante operazione finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Le attività operative hanno avuto origine dal pedinamento di due albanesi Z.E. e Z.A. sospettati di essere dediti al traffico di sostanze stupefacenti, entrambi tra l’altro destinatari di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna.

I due erano soliti frequentare il quartiere milanese di via Ripamonti dove il 4 ottobre scorso sono stati arrestati dalle fiamme gialle. Nel corso della perquisizione nell’appartamento di Z.E., veniva rinvenuto e sequestrato 1 chilo di marijuana, 500 grammi di cocaina, 5.250 euro in contanti, denaro frutto e provento delle illecite attività di spaccio, nonché diverso materiale, tra cui bilancini di precisione, utilizzato per il confezionamento e la raffinazione della droga.

E’ stata dunque smantellata una vera e propria base logistica. Nel corso della perquisizione veniva rinvenuto un mazzo di chiavi di cui una a doppia mappatura, tipica delle serrature di sicurezza di box e garage. Proprio il ritrovamento di questa chiave, faceva nascere il sospetto negli uomini della Guardia di Finanza che lo stupefacente sequestrato fosse solo la parte di un quantitativo più rilevante. L’intuito e la tenacia investigativa dei militari, grazie anche al contributo fornito da numerosi cittadini milanesi, residenti nel medesimo quartiere dove era domiciliato Z.E., permetteva di richiedere all’Autorità Giudiziaria un apposito decreto di perquisizione e sequestro che consentiva di individuare il box dove Z.E. aveva occultato oltre 215 chili di polvere che, da una prima analisi, è risultata positiva alla presenza di “Met500”, ossia metanfetamina in polvere, una delle più diffuse droghe “da sballo” usate in discoteca e oltre 225 chili di paracetamolo, sostanza frequentemente utilizzata per il taglio sia di cocaina che di eroina.

L'uomo è stato arrestato.