Anche nel mese di luglio l’Ufficio Immigrazione della Questura di Brescia ha intensificato le verifiche e i controlli sul territorio finalizzati al contrasto dell’immigrazione irregolare e dei connessi episodi di criminalità.
Ciò ha permesso l’emissione di numerosi provvedimenti di espulsione che hanno riguardato stranieri dalla spiccata pericolosità sociale.
Lo scorso 31 luglio, l'Ufficio ha concluso l’iter procedurale per un extracomunitario marocchino 31enne, con precedenti penali per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, che, dopo aver scontato una pena in carcere di 13 anni e 9 mesi, era stato rimesso in libertà.
Al termine del periodo di detenzione il giudice, trattandosi di soggetto socialmente pericoloso, ne ha disposto l’ espulsione dal territorio nazionale come misura di sicurezza.
Aperte le porte del carcere, lo straniero è stato munito di un decreto di espulsione e gli agenti dell'Ufficio Immigrazione hanno dato seguito a quanto disposto, accompagnandolo in frontiera.
Inoltre, gli è stata tolta la patria potestà sulla figlia tredicenne.
Con questo sono salite ad 81 le espulsioni operate nella sola provincia di Brescia; di queste, 51 sono ordini di allontanamento dal territorio nazionale, 15 accompagnamenti alla frontiera, 10 decreti di trattenimento al Centro di Identificazione ed Espulsione ai fini del successivo accompagnamento alla frontiera e 5 espulsioni intimate.
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