Nell’ambito dell’operazione denominata “Penelope” i militari della Guardia di Finanza di Clusone hanno portato alla luce un giro di fatture per operazioni inesistenti nel settore del commercio dei filati, stimato complessivamente in 270 milioni di euro, che ha generato un conseguente danno per l’Erario, di 40 milioni di Euro.
Il servizio ha avuto origine da una verifica condotta nei confronti di una società di Cene (BG). I militari, insospettiti dall’improvvisa esplosione del volume d’affari avvenuta nel corso dell’ultimo biennio, hanno approfondito ed ampliato gli accertamenti, arrivando a scoperchiare un ingente giro di false fatturazioni, anche al di fuori del territorio nazionale.
Le indagini, che hanno portato alla denuncia all’Autorità Giudiziaria di 58 persone, 15 delle quali accusate di associazione per delinquere, hanno visto il coinvolgimento di 96 società italiane e 12 estere. Di queste, 6 società sono state sottoposte a verifica direttamente dalla finanza di Clusone, mentre sono state inviate 90 segnalazioni ai reparti competenti per territorio. Delle persone denunciate, 6 sono residenti in provincia di Bergamo, 9 in provincia di Milano, 16 in provincia di Varese, 8 in Provincia di Biella, mentre i restanti soggetti sono residenti in varie parti d’Italia, con maggiore concentrazione al Nord.
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