Nuova indagine della Guardia di Finanza di Casalpusterlengo nell'ambito dell'emissione di fatture giuridicamente inesistenti a favore di una società effettivamente operativa nel Lodigiano.
Secondo gli inquirenti, le fatture sarebbero servite ad assumere solo formalmente, attraverso tre cooperative con sede a Milano, la manodopera di fatto alle dirette dipendenze della società lodigiana.
In questo modo la società avrebbe usufruito di una riduzione di costi per oltre cinque milioni di euro.
Imponente l'importo complessivo delle fatture ritenute false, oltre diciassette milioni di euro.
Denunciati alla Procura della Repubblica di Lodi, a vario titolo, dieci amministratori delle imprese coinvolte per dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione, emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti ed occultamento o distruzione di documenti contabili, nonché della società lodigiana per la responsabilità amministrativa da reato prevista ai sensi del decreto legislativo 231.
Al termine della ricostruzione effettuata in sede investigativa, il G.I.P. presso il Tribunale di Lodi ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, dell’importo complessivo di oltre 5.100.000 euro.
Le Fiamme Gialle di Casalpusterlengo pertanto hanno dato esecuzione al provvedimento sottoponendo a vincolo sul conto delle imprese interessate e degli indagati, 7 proprietà immobiliari, la cifra di 68.058 euro quale disponibilità finanziaria su rapporti bancari, quote societarie per un valore di 157.788 euro riconducibili a 12 imprese e 9 automezzi.
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