Fatture false per creare crediti fittizi e non versare il dovuto allo Stato.
E' quanto avrebbero fatto le dodici persone indagate dalla Procura di Brescia nell'indagine portata a termine dalla Guardia di Finanza di Cremona in diverse province del nord Italia.
Ventiquattro le società coinvolte nell'indagine per frode, alcune destinate a emettere fatture per operazioni inesistenti, le altre destinate ad usufruire dei crediti con lo Stato maturati in questo modo.
Complessivamente sarebbero state emesse fatture per sessantun milioni di euro.
A gestire il complesso sistema di frode sarebbe stato un imprenditore edile di Rudiano nel Bresciano, con base operativa ad Urago d'Oglio.
Oggi i finanzieri hanno eseguito dodici ordinanze di custodia cautelare - parte in carcere, parte agli arresti domiciliari -, eseguendo nel contempo perquisizioni e sequestri nelòle province di Brescia, Bergamo, Cremona, Padova, Bolzano, Treviso e Verona.
Sotto sequestro cautelativo beni mobili e immobili tra i quali anche orologi di marca ed una imbarcazione.
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