Usavano carte d'identità in bianco, rubate negli uffici comunali di varie Regioni oppure cedute per poche centinaia di euro da giovani italiani, per far entrare illegalmente albanesi e kosovari nel Regno Unito.
Otto persone sono finite in manette dopo le indagini della Polizia di frontiera di Venezia e di Verona, coordinate dalla Procura distrettuale antimafia e Antiterrorismo di Venezia.
Gli investigatori hanno individuato due distinti gruppi criminali composti da italiani, albanesi e inglesi: sono accusati di associazione per delinquere e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Le basi logistiche erano tra Treviso, Verona, Londra e la città di Burrel, nel nord dell’Albania.
Per ottenere una carta d’identità bisognava pagare 5 mila euro e, secondo la ricostruzione fatta durante le indagini, i gruppi erano riusciti a reclutare un centinaio di persone.
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