Vendevano finte riviste delle forze dell'ordine, arrivando anche a minacciare chi osava dire di no.
Dopo cinque anni di indagini, quattro persone sono state arrestate a Milano, mentre altre 25 sono finite sotto inchiesta sempre nel capoluogo lombardo. Per tutti sono stati formulati a vario titolo 41 capi d'imputazione legati ai reati di associazione a delinquere finalizzata a truffe ed estorsioni. Ecco i nomi delle persone arrestate: Luca Martire, 44 anni, originario di Bisceglie (Bari) Diego Cesare Diani, 42 anni di Milano, Biagino Liberti Cerbone, 49 anni di Milano e Fabrizio Montanari, 41 anni di Cernusco Sul Naviglio (Milano).
Nel mirino della banda di truffatori, che realizzava un giro d'affari di oltre un milione di euro l'anno, c'erano soprattutto persone di eta' avanzata e soggetti deboli, ma anche professionisti e piccoli imprenditori.
Alle vittime, contattate telefonicamente dal personale di call center, veniva proposta la sottoscrizione di abbonamenti a riviste di polizia e delle forze dell'ordine fittizie a prezzi da 100 fino a 3.500 euro l'anno. Una volta sottoscritto il contratto, chi non voleva rinnovare l'abbonamento veniva minacciato ripetutamente al telefono. Spesso gli operatori dei call center si spacciavano per militari delle forze dell'ordine, funzionari degli uffici giudiziari di Milano e perfino magistrati. E a chi si rifiutava di pagare veniva prospettato il rischio di azioni legali come il pignoramento di beni.
Una pensionata, minacciata per tre anni di seguito, è stata costretta a sborsare 35mila euro. Un'altra persona, anche lei piuttosto avanti con gli anni, ha dovuto consegnare 20mila euro in contanti.
Al termine dell'inchiesta della Procura di Milano, partita a fine 2012, sono finiti in manette titolari o amministratori di tre società che gestivano diversi call center, mentre gli indagati sono quasi tutti dipendenti dei call center.
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