Flusso anomalo di brasiliani in un comune del Comasco fa scattare le indagini della Squadra Mobile della Questura.
A conclusione di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Como, gli investigatori della Squadra Mobile, con l’ausilio di personale della Polizia Locale “Terre di Frontiera”, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e un’ordinanza applicativa degli arresti domiciliari, provvedimenti emessi dal giudice per le indagini preliminari del tribunale locale nei confronti di una donna di origini brasiliane, titolare di un’agenzia di intermediazione, e di un'altra donna, Ufficiale di Anagrafe in servizio in provincia.
Le attività investigative, condotte anche con intercettazioni telefoniche ed ambientali, sono partite dal monitoraggio dal flusso anomalo di brasiliani richiedenti la cittadinanza italiana nel comune di Uggiate Trevano e avrebbero consentito di documentare numerosi atti falsi in relazione agli accertamenti dovuti dall’Ufficiale di anagrafe in merito alle richieste di effettiva residenza e abituale dimora in Italia di oltre 170 brasiliani richiedenti la cittadinanza italiana iure sanguinis. La residenza sul territorio dello Stato è requisito essenziale per l’ottenimento del beneficio.
Le indagini avrebbero poi documentato come la titolare dell’agenzia di intermediazione avrebbe organizzato eventi in Brasile volti a portare in Italia i brasiliani con il solo scopo di permettere loro l’ottenimento della cittadinanza, predisponendo per loro gli alloggi, i transfer dagli aeroporti e fittizie dichiarazioni di ospitalità che avrebbero consentito all’Ufficiale di Anagrafe di iscrivere le residenze senza effettuare i dovuti controlli previsti per legge e concludere l’iter procedimentale in tempi eccezionalmente brevi, anche di pochi giorni. In alcuni frangenti dell’attività sarebbero stati riscontrati appartamenti con 74, 60 e 37 persone residenti nell’arco di 6 mesi, con il paradosso della presenza di decine e decine di persone in soli 90 metri quadrati.
L’attività di intermediazione avrebbe fruttato alla intermediatrice il corrispettivo di oltre 3.500 euro per ogni straniero.
Nel corso dell’esecuzione delle ordinanze cautelari, sono stati inoltre perquisiti i locali degli uffici anagrafe dei comuni di Cucciago, Blevio e Rodero con il sequestro di numerosi fascicoli inerenti le cittadinanze iure sanguinis dei brasiliani residenti in quei comuni.
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