FRIS.ITAL.I. (l’Associazione Nazionale Allevatori Frisona Italiana Indipendente), la nuova e innovativa associazione degli allevatori della razza frisona italiana, continua il suo percorso di crescita.
Mattoncino dopo mattoncino FRIS.ITAL.I. prende forma e il riconoscimento della personalità giuridica da parte della Prefettura di Padova (l’associazione ha infatti sede legale a Limena) ottenuto in questi giorni è un importante passo avanti verso la nascita del Libro Genealogico: «È un atto formale essenziale - spiega Elisabetta Quaini, allevatrice cremonese e presidentessa dell’Associazione nazionale allevatori Frisona Italiana Indipendente - per poter proseguire nella direzione che abbiamo condiviso con gli altri colleghi allevatori. Uno dei nostri traguardi è la nascita di un nuovo Libro Genealogico con cui far crescere insieme la più diffusa razza da latte italiana e il riconoscimento prefettizio della nostra istanza è la prima tappa di questo percorso. C’è grande fermento intorno a questa nuova iniziativa e ringrazio sin d’ora il centinaio di allevatori che hanno creduto da subito nel nostro progetto decidendo di aderire a Fris.Ital.I. Sono segnali importanti che partono dalla base e che ci danno fiducia per il lavoro che ci attende».
Mattoncino dopo mattoncino FRIS.ITAL.I. prende forma e il riconoscimento della personalità giuridica da parte della Prefettura di Padova (l’associazione ha infatti sede legale a Limena) ottenuto in questi giorni è un importante passo avanti verso la nascita del Libro Genealogico.
«È un atto formale essenziale - spiega Elisabetta Quaini, allevatrice cremonese e presidentessa dell’Associazione nazionale allevatori Frisona Italiana Indipendente - per poter proseguire nella direzione che abbiamo condiviso con gli altri colleghi allevatori. Uno dei nostri traguardi è la nascita di un nuovo Libro Genealogico con cui far crescere insieme la più diffusa razza da latte italiana e il riconoscimento prefettizio della nostra istanza è la prima tappa di questo percorso. C’è grande fermento intorno a questa nuova iniziativa e ringrazio sin d’ora il centinaio di allevatori che hanno creduto da subito nel nostro progetto decidendo di aderire a FRIS.ITAL.I. Sono segnali importanti che partono dalla base e che ci danno fiducia per il lavoro che ci attende ». La nuova associazione è libera ed aperta a tutti gli allevatori ed intende impostare la propria attività al di fuori di ogni condizionamento ma semplicemente basandosi su concetti tecnico scientifici innovativi e perseguibili grazie alle nuove scoperte genetiche e alle nuove tecnologie digitali che consentono di elaborare, anche a distanza, moli di dati fino a poco tempo fa impensabili. Ma anche grazie alla possibilità di potere gestire dati aziendali raccolti in modo digitale che comporta una sempre minore presenza dell’apporto umano per la loro raccolta in stalla e prima aggregazione. Dal momento che le valutazioni genetiche, ma anche una gestione aziendale sempre più accurata, passa proprio da questi snodi il salto di qualità che FRIS.ITAL.I. vuole compiere è del tutto evidente, al passo con i tempi e perseguibile in tempi brevi, tramite competenza scientifica e innovazione.
Conclude Elisabetta Quaini, lanciando un appello agli allevatori: «I miei colleghi frisonisti devono essere informati che esiste anche questa possibilità per migliorare la genetica delle loro vacche. Noi siamo a disposizione per fornire tutti i chiarimenti che dovessero servire».
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