Un’intera famiglia, padre, madre, figlia e genero, è finita nei guai perchè ritenuta responsabile, dagli agenti della Polizia Stradale di Bergamo, di truffa e frode nel commercio di cuccioli di cane, mentre la loro azienda agricola è stata posta sotto sequestro e 57 cani sono stati prelevati e affidati ai veterinari di Ats Bergamo.
L’indagine della Stradale è scattato dopo una sessantina di denunce nei confronti dei titolari dell'azienda agricola dopo che i cuccioli acquistati morivano o erano affetti da gravi malattie.
Gli agenti, coordinati dalla Procura, hanno ricostruito nei dettagli la vicenda.
Gli animali venivano importati dall'Ungheria, ma erano venduti come nati all'azienda agricola:.
L'indagine era partita nel 2020 ed era proseguita anche nel corso della pandemia.
Si è scoperto, tra l'altro, che alcuni cuccioli venivano venduti come cani di razza mentre non lo erano, così come non avevano ne microchip ne venivano fatte le vaccinazioni obbligatorie.
Per acquistare i cani i compratori dovevano sborsare tra i 1.500 e i 4.500 euro, mentre per la vendita venivano utilizzati gli annunci on line su siti specializzati.
Ora i presunti responsabili della frode dovranno chiarire il loro operato ai magistrati bergamaschi.
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