Si era appena trasferito a Busto Arsizio da Alessandria il diciottenne agli arresti domiciliari che ieri pomeriggio è stato arrestato dal Commissariato di Busto.
Il giovane italiano era stato ammanettato lo scorso mese di giugno nella città piemontese dai poliziotti della Questura di Alessandria dopo che, sorpreso con merce non pagata da uno straniero addetto alla vigilanza di un supermercato, lo aveva aggredito picchiandolo, minacciando di tagliargli la gola con delle forbici e insultandolo per il colore della pelle.
L’arresto, per la rapina e per la resistenza opposta agli agenti della Questura alessandrina che lo avevano fermato, era stato convalidato e il malvivente, considerata la giovane età e nonostante i precedenti, sottoposto agli arresti domiciliari.
Successivamente il ragazzo aveva chiesto e ottenuto dall’Autorità Giudiziaria l’autorizzazione a trasferire il luogo di detenzione a Busto Arsizio in casa di parenti; tuttavia pochi giorni dopo, la Volante del Commissariato lo ha denunciato per evasione, avendolo identificato in piazza mentre con una bottiglia di birra in mano discuteva animatamente con altri ragazzi.
Da qui la segnalazione al Magistrato di Alessandria, che ha immediatamente aggravato la misura cautelare disponendo la traduzione del diciottenne nel carcere di via per Cassano.
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