Anche gli allevatori di bovini da latte delle province di Milano, Lodi e Monza Brianza hanno partecipato, questa mattina in Fiera a Cremona, al presidio di protesta organizzato da Confagricoltura Lombardia e dalla Federazione Regionale di Prodotto del settore latte.
Gli agricoltori lombardi protestano da tempo perché, sinora, non sono stati rispettati gli accordi inseriti nell’intesa nazionale sul prezzo del latte alla stalla.
Si era concordato, assieme agli altri operatori della filiera produttiva, vale a dire aziende di trasformazione e grande distribuzione organizzata, di portare a 41 centesimi al litro il prezzo conferito agli allevatori, primo passaggio ineludibile per sopperire all’aumento dei costi di produzione in corso da mesi.
Così non è stato, se non in maniera sporadica e occasionale.
Il rischio è che decine di allevamenti rischiano ora di scomparire a causa della insostenibilità dei costi di produzione.
Di qui la protesta di questa mattina a Cremona che ha visto la presenza del presidente di Confagricoltura Lombardia, Riccardo Crotti, e del presidente della Federazione Regionale di Prodotto del settore latte, Maurizio Roldi.
In particolare, si chiede che vengano tradotte in atto le decisioni assunte tre mesi fa a livello nazionale, concordate con le aziende di trasformazione e con la grande distribuzione organizzata.
L’assessore regionale all’agricoltura, Fabio Rolfi, ha già preso l’iniziativa di convocare il ‘tavolo regionale del latte’ per giovedì prossimo, 17 febbraio, decisione accolta con favore dai produttori e dalle loro organizzazioni.
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