Dalla miniera di agribirra al mugnaio contadino custode del mais nero camuno; dalle risaie hi-tech alla cascina dei sorrisi, dove si fa inclusione con gusto.
Sono alcuni dei progetti premiati con gli Oscar Green 2023, i riconoscimenti promossi da Coldiretti Giovani Impresa per valorizzare l’innovazione dei giovani imprenditori agricoli, un universo che in Lombardia conta oltre tremila aziende gestite da under 35, secondo un’analisi di Coldiretti Lombardia su dati Registro Imprese.
Gli Oscar Green della Lombardia sono stati consegnati a Lonato del Garda, presso la cantina Perla del Garda, alla presenza di: Gianfranco Comincioli, presidente di Coldiretti Lombardia; Angelo Ciocca, europarlamentare; Alessandro Beduschi, assessore regionale; Giorgio Maione, assessore regionale; Barbara Mazzali, assessora regionale; Simona Tironi, assessora regionale; Maria Rosaria Laganà, Prefetto di Brescia; Laura Facchetti, presidente Coldiretti Brescia e Roberto Tardani, sindaco di Lonato del Garda.
Menzione speciale per la lodigiana Rachele Mezzetti, di San Rocco al Porto, per le 'Camosciate di San Tommaso', una filiera completa legata all'allevamento delle capre camosciate.
Un’impresa agricola di prima generazione, nata in piena pandemia Covid dalla passione per gli animali, che oggi racchiude in sé tutta la filiera della produzione di formaggi caprini, dai campi all’allevamento fino alla trasformazione e alla vendita diretta nello spaccio aziendale. È quella che gestisce Rachele Mezzetti a San Rocco al Porto (Lodi) e che costituisce un esempio di realtà agricola pienamente sostenibile, dove si valorizza una produzione di nicchia per rispondere alla richiesta crescente dei consumatori di cibo buono, salutare e con un’origine sicura. L’attività ha sede all’interno della cascina San Tommaso, un complesso storico che Rachele sta a poco a poco ristrutturando: una scelta che testimonia la sua volontà di valorizzare le tradizioni rurali a cavallo di Lombardia ed Emilia a due passi dal fiume Po, nel rispetto del paesaggio padano. Anche la valorizzazione dei prati da cui Rachele ricava il foraggio per le sue 400 capre camosciate, nel pieno rispetto delle stagionalità, va nella direzione di salvaguardare l’ambiente in cui l’impresa opera.
“Queste esperienze – commenta Giovanni Bellei, delegato Giovani Impresa Coldiretti Lombardia – sono esempi di un modello di innovazione sostenibile in agricoltura, che affonda le sue radici nella terra e nelle comunità. Esperienze giovani che nascono tanto dall’esigenza di rendere reale un sogno individuale d’impresa quanto dalla voglia di dare risposte alle necessità di una collettività realizzando idee originali, custodendo prodotti e razze in via di estinzione o arricchendo il territorio di nuovi servizi e opportunità”.
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