Chiunque abbia intestato un contatore elettrico e un tetto, in proprietà o affitto (che sia abitazione, ufficio, negozio, officina o edificio agricolo) può aderire al Gruppo d’acquisto solare per diventare produttore di energia elettrica in Comunità energetica rinnovabile e solidale (CERS).
E può farlo subito, firmando il modulo di adesione al GAS Solare promosso dalla rete di associazioni Umanità Lodigiana e dal circolo Legambiente LodiVerde. Il modulo si può richiedere via email a comunitasolare@gmail.com oppure al telefono 334 236 7802.
Spiegazioni e noduli di adesione si possono ottenere anche al banchetto allestito durante la Festa provinciale de l’Unità al Capanno di Lodi, al gazebo delle associazioni ambientaliste. Nelle prossime settimane verrà definito un calendario di appuntamenti ed assemblee di presentazione del GAS in decine di comuni in tutto il Lodigiano.
I “GAS solari” non sono una novità in Italia per Legambiente: a Piacenza si sta concludendo proprio in questi giorni il quinto gruppo con una ventina di impianti realizzati. Ma la novità è costituita dalla possibilità di accedere ai contributi PNRR in conto capitale per tutti gli impianti realizzati nei piccoli centri (comuni con meno di 5 mila abitanti) se il proprietario dell’impianto ha aderito ad una Comunità Energetica. Il contributo statale previsto è pari al 40% della spesa complessiva, ivi comprese le spese di allaccio alla rete e di costituzione della comunità.
Quindi se era già conveniente installare pannelli solari per il proprio autoconsumo, ora lo è diventato ancor più conveniente. In più, realizzando l’impianto insieme nel gruppo d’acquisto, si può avere la certezza di prezzi giusti, caratteristiche ottimali dell’impianto e l’assistenza totale degli installatori e della CER “Comunità Solare” già costituita e riconosciuta. I tecnici delle associazioni hanno infatti elaborato un preciso Capitolato per selezionare non più di due o tre installatori capaci di garantire la migliore qualità dei componenti, la migliore assistenza nei massimali di prezzo previsti dal governo. Insomma, nessun rischio di lievitazione della spesa come nel caso dei superbonus. Nei prossimi giorni si apriranno le buste e gli installatori autorizzati potranno fissare appuntamenti per sopralluoghi e offerta finale.
Chi può partecipare? Tutti: cittadini e famiglie, imprese individuali, negozi, piccola e media impresa, enti laici e religiosi, persino amministrazioni pubbliche e grandi industrie (ma in quest’ultimo caso come “produttore terzo”, quindi non può essere socio della Comunità Energetica). Gli impianti realizzabili sono di taglia piccola (tra 2 e 6 kW, tra 6 e 20 kW) per le abitazioni, di taglia media (sino a 200 kW) per tetti di enti, negozi o officine, sino a quasi un megawatt nel caso di capannoni industriali. Non sono previsti impianti su suolo coltivato.
Ma la Comunità energetica c’è già? Sì, anche nel Lodigiano si sono già costituite una mezza dozzina di CER di iniziativa di singoli comuni o di aziende private. Inoltre, come risultato del progetto “Lodi Solare”, finanziato da Fondazione Cariplo, il 2 luglio scorso si è costituita a Lodi la “Comunità Solare, impresa sociale”, una cooperativa ETS (Ente del Terzo Settore, no profit). Si tratta di una CER-Solidale di area vasta (così detta “zona di mercato”), in grado di gestire diverse “configurazioni”, cioè diversi comuni serviti dalle stesse cabine elettriche, in tutte le provincia di Lodi e di Piacenza. La legge infatti prescrive che, prima di richiedere contributi, incentivi o di allacciare l’impianto solare alla rete, sia già costituita la Comunità Energetica di appartenenza del socio produttore. Solo a questa condizione si ha diritto a contributi ed incentivi sull’energia condivisa. Solo la “Comunità Solare” può ricevere gli incentivi da destinare al “Fondo Solidale” per finanziare progetti sociali e ambientali per il territorio. La “Comunità Solare” si è costituita a partire da privati impegnati nelle due provincie in associazioni e vanta già oggi una ventina di adesioni e alcune decine di richieste di adesioni di privati, soggetti giuridici, imprese e enti pubblici: in alcuni casi le procedure per divenire soci sono infatti piuttosto lunghe.
“Prevediamo decine di adesioni già nei prossimi mesi di settembre e ottobre di soci produttori” - si sostiene a Legambiente - “e almeno un megawatt di impianti tra quelli già previsti nelle richiesta di contributo alla Fondazione Cariplo e PNRR.” Nel vademecum del GAS Solare sono esemplificati due casi di impianti di piccola e media taglia (che escludono extra come smart box per auto elettriche o batterie d’accumulo rilevanti).
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