La Corte dei Conti della Lombardia ha espresso “parere positivo” alla delibera del consiglio comunale di Guardamiglio dello scorso 29 novembre con la quale l’ente motivava la decisione di aderire (con 4 azioni, dal valore pari a 100 euro) alla Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale “Comunità Solare”, impresa cooperativa.
La pronuncia è stata accolta con piacere e persino sorpresa per i tempi rapidi di risposta da parte del Comune e di Legambiente, che della CERS è una delle prime promotrici.
La delibera della Corte si compone di 13 pagine di osservazioni di merito sugli atti comunali e sugli allegati tecnici, economici e giuridici, compreso il business plan della cooperativa.
Così il Comune di Guardamiglio è il primo a completare l’iter amministrativo di adesione alla CERS costituita nell’estate scorsa da cittadini lodigiani e piacentini impegnati in associazioni di partecipazione civica, ambientale e religiosa: “Comunità Solare” è una società cooperativa, impresa sociale e ente del terzo settore iscritto al registro delle no profit (RUNTS).
Secondo la Corte, il Comune di Guardamiglio, ha saputo motivare la propria scelta verso la “cooperativa a mutualità prevalente”, sulla base di un attento confronto “delle forme giuridiche utilizzabili” e “delle relative implicazioni, in termini di onerosità della partecipazione, rischi per la sfera patrimoniale del socio, snellezza delle procedure”, compresa la più onerosa Fondazione di partecipazione.
«Il parere della Corte è importante perché certifica che il lavoro svolto in questi mesi è stato fatto con impegno e cura, e per questo io e tutta la mia squadra siamo particolarmente contenti» - dice Giancarlo Rossetti, sindaco di Guardamiglio - «Ora si tratta di rimboccarsi le maniche e cambiare passo sul coinvolgimento di tutti i soggetti presenti sul nostro territorio: una CER non si crea solo sulla carta, ma ha bisogno di un grande lavoro di rete e partecipazione».
«Si può fare - afferma Andrea Poggio, presidente della coop Comunità Solare - Ora possiamo mettere a disposizione di tutti i comuni schemi di delibere e documenti pronti per essere adattati alle loro esigenze. Con 100 euro di quote alla nostra cooperativa, i comuni che non hanno grandi risorse da investire in nuovi impianti fotovoltaici e non hanno le risorse per impegnarsi nella costituzione e nella gestione amministrativa di una comunità energetica sono ora certi di poter mettere a disposizione dei loro cittadini, delle imprese, delle associazioni, fondazioni e parrocchie una Comunità energetica che produca energie rinnovabili e alimenti un fondo sociale per progetti locali, anche facilitando l’accesso al contributo PNRR del 40%. Siamo certi che dopo Guardamiglio aderiranno decine di altri comuni.»
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