La base operativa era attiva in Bergamasca, tra Dalmine e Stezzano, mentre la droga proveniente dal Marocco attraverso la Spagna era stoccata in una cascina dedita alla produzione di formaggi ad Osio Sotto.
E' quanto avrebbero appurato i finanzieri di Pisa con l'apporto dei colleghi di Brescia e di Bergamo, sotto il controllo della Procura bresciana.
La droga, hashish per quasi una tonnellata e mezza, era prodotta in Marocco, sarebbe stata trasferita in Spagna, caricata su Tir con targa spagnola e trasferita nel nostro Paese attraverso la barriera di Ventimiglia.
A gestire questo traffico, secondo gli inquirenti, sarebbero stati diciotto tra marocchini, afghani, spagnoli, senegalesi e italiani, quindici dei quali raggiunti ora da ordinanze di custodia cautelare emesse dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Brescia.
Il traffico di droga avrebbe fruttato nel tempo quattro milioni e mezzo di euro.
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