Venerdì scorso in tre avevano aggredito in piena notte un montenegrino di 56 anni che stava facendo rientro in hotel in via dei Giardini a Milano, assieme al figlio, per strappargli l'orologio di marca.
In quella occasione, la reazione dei due stranieri e la richiesta di soccorso inviata alle forze dell'ordine avevano consentito di bloccare subito uno dei tre scippatori, un marocchino, recuperando l'orologio rubato.
Ora, a distanza di qualche giorno, gli agenti della Questura sono riusciti a identificare, grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza, i complici dello straniero, un diciassettenne algerino ed un diciannovenne marocchino.
Ieri sera, i due sono stati ritrovati dagli operatori incaricati delle indagini.
Il diciannovenne, al momento di essere fermato verso le 17.50 in viale Monza per un controllo dagli agenti della Squadra Mobile, ha subito opposto un’energica resistenza tentando di scappare e colpendo con calci e pugni i poliziotti.
Il 17enne, invece, è stato notato verso le 18.40 dagli agenti all’interno di un ristorante marocchino in via Padova e bloccato quando è uscito dal locale.
Il minorenne, urlando in lingua araba, ha attirato l’attenzione degli altri clienti stranieri che si trovavano all’interno del ristorante e che sono usciti per impedire l’attività dei poliziotti lanciando loro ogni cosa avessero disponibile.
Gli stranieri, una trentina di persone, hanno anche tentato di bloccare alle spalle gli agenti e, giunti in ausilio anche i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale, hanno anche accerchiato le volanti tentando di bloccarle. In quel frangente un poliziotto, nelle fasi concitate del fermo, ha riportato una contusione distorsiva al ginocchio con prognosi di 7 giorni.
Ora i due, presunti complici dell'aggressore dell'altra sera, sono a disposizione dei magistrati milanesi, il minorenne di quelli del tribunale dei minori.
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