Il Comune di Lodi non chiederà di costituirsi parte civile nel processo penale che vede il sindaco ed un dirigente dell’ente imputati di turbativa d’asta, riservandosi all’esito del procedimento penale di promuovere eventuali azioni risarcitorie in giudizio civile relativamente a danni patrimoniali, mentre per quanto riguarda i danni di immagine, trattandosi di reato contro la pubblica amministrazione, la questione competerebbe alla Corte dei Conti, ove venga avviata azione per danno erariale.
La decisione è stata presa oggi, sulla base del parere legale reso dall’avvocato Caterina Malavenda, di cui la giunta ha effettuato con apposita delibera la presa d’atto, facendone propri i contenuti.
Dalle valutazioni espresse nel parere emerge infatti l’opportunità di attendere l’esito del giudizio penale e della magistratura contabile, non essendo peraltro il Comune stato identificato quale persona offesa e non avendo l’ente ricevuto alcun avviso formale dell’inizio del dibattimento, considerando in ogni caso che la mancata costituzione non ha alcuna ricaduta negativa sul diritto al risarcimento dei danni, ben potendo la relativa azione essere esercitata davanti al giudice civile.
Le dovute azioni risarcitorie potranno anzi essere svolte con maggiore facilità in sede civile, in caso di condanna in sede penale.
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