Il virus comincia a fare meno danni.
La conferma è venuta dai dati diffusi oggi pomeriggio dalla Regione Lombardia nella tradizionale conferenza online con i cittadini.
Il numero dei contagiati dal coronavirus è sceso a 827 unità, con solo la provincia di Milano a far registrare numeri a tre cifre: 325 le persone risultate positive al tampone.
Nelle altre province lombarde i casi si riducono sensibilmente anche nelle zone più critiche come il bresciano (94 casi), il cremonese (30) e il bergamasco (46).
In provincia di Lodi sono state 16 le persone risultate affette dal virus, mentre in provincia di Sondrio sono state solo 10.
Si riduce così la 'pressione' sugli ospedali e sui reparti di terapia intensiva; il numero di letti occupati scende nel primo caso di 34 unità e di 48 nel secondo.
I dimessi dai nosocomi sono stati 674. Resta ancora elevato il numero dei decessi che continua ad essere a tre cifre: oggi hanno perso la vita a causa del virus 235 persone, portando il totale in Lombardia a 11377.
Con l'assessore regionale Davide Caparini si è entrati nel merito della cosiddetta 'fase 2' del contagio, quella della ripresa delle attività ordinarie.
Di questo si sta occupando un apposito comitato tecnico e scientifico incaricato di mettere a punto le modalità di ripresa delle attività produttive, sociali e culturali.
Il dato certo, per ora, è che la Lombardia ha chiesto al Governo di ripartire subito dopo il 3 maggio, l'ultima data indicata dai decreti del presidente del consiglio dei ministri come termine della 'fase 1'.
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