Ormai il pericolo è evidente: in Italia il 50 per cento dei bambini e degli adolescenti ha affermato di essere stato vittima di bullismo on line, con un aumento dei casi registrati durante la pandemia.
Il dato è emerso da una ricerca condotta a livello europeo e diffusa in occasione della giornata sulla sicurezza online (celebrata martedì) che ha riportato l’attenzione sul bullismo virtuale.
L’educazione cyber è l’arma di difesa Secondo gli esperti, l’unica arma per difendersi da questo pericolo è quella di fornire un’educazione 'cyber' per informare i minori e dotarli delle competenze necessarie per un uso sicuro e responsabile del web.
Proprio uno degli obiettivi chiave dei Poli di comunità, che saranno avviati nel Lodigiano all’interno del progetto Im-Patto Digitale, promosso dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi e sostenuto da Fondazione Cariplo e dall’Impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
I primi quattro poli di comunità apriranno nelle prossime settimane.
Saranno presso le Officine 21 della cooperativa Il Mosaico di Lodi; allo Sportello Amico della comunità Papa Giovanni XXIII, che ha sede presso l’oratorio di Lavagna di Comazzo; alla comunità Strada dei colori dell’Asp di Codogno e al doposcuola dell’istituto comprensivo di Codogno.
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