C'è un primo punto fermo nelle indagini per il deragliamento del treno senza operatori a bordo avvenuto a Carnate nel mese scorso.
Si tratta dell'accusa di disastro ferroviario colposo a carico del macchinista e del capotreno del convoglio, lasciato senza guida alla stazione di Paderno-Robbiate.
Pare infatti che i freni per bloccare il treno, inseriti per consentire ai due operatori di fare la pausa pranzo, non siano stati azionati correttamente.
Le indagini intanto proseguono per appurare come il treno possa essersi messo in movimento fino a raggiungere la velocità di settanta chilometri all'ora.
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