La Guardia di Finanza di Como ha fatto scattare il blitz che ha portato alla scoperta di una coltivazione di marijuana indoor che si estendeva per tutta la superficie dell’appartamento e che ha fatto scattare le manette ai polsi di G.M., comasco di 43 anni con precedenti penali analoghi.
L’attività del pusher, disoccupato da anni e già arrestato per gli stessi motivi, non si limitava soltanto alla coltivazione di ben 20 piante di marijuana, ma gli investigatori hanno trovato anche 400 grammi di hashish divisa in panetti, con un marchio riportante la parola “Algeria”, strumenti per il confezionamento, 600 euro in contanti verosimilmente provento dello spaccio, bilancini di precisione, manoscritti con i nomi dei clienti, 12 telefoni cellulari e 2 tablet, utilizzati per lo smercio della droga.
I Baschi Verdi, nell’ambito dei quotidiani controlli del territorio, hanno notato non solo la caratteristica illuminazione delle lampade ultraviolette, ma anche le piante situate nel salotto in un’abitazione, decidendo quindi di dare corso alla perquisizione personale e domiciliare.
Tutta la casa, comprese le camere da letto, era allestita per la coltivazione delle piante, utilizzando appositi aeratori e deumidificatori fissati artigianalmente ai muri. Il salotto era di fatto impraticabile per via dei vasi e delle lampade, vi era presente solo un tavolo dove erano poste delle foglie di diverso tipo pronte per l’essicazione, nonché prodotti per la coltivazione e numerosi ventilatori.
La stessa camera da letto del soggetto non solo era illuminata solo da lampade UV, ma aveva anche due grossi box destinati alla coltura di diversi tipi di marijuana. Le piante erano così numerose ed ingombranti che un esemplare era stato posizionato anche a ridosso del letto matrimoniale nella stanza della madre settantenne del pusher, di fatto costretta a vivere in pochissimi metri lasciati liberi dalla coltivazione del figlio, addirittura in cucina sono state rinvenute altre piante e numerosi prodotti chimici per il trattamento e la coltivazione delle stesse.
Delle operazioni di polizia giudiziaria è stata prontamente resa edotta l’Autorità Giudiziaria che, avallando l’operato dei Baschi Verdi, ha disposto l’arresto di G.M. e il sequestro di tutto il materiale riconducibile allo spaccio delle sostanze stupefacenti e psicotrope.
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