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INTESA CONTRO LE RAPINE IN BANCA

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Giovedì 31 Maggio 2018

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In mattinata è stato sottoscritto tra il Prefetto di Lodi, Patrizia Palmisani, ed i rappresentanti dell’A.B.I. e di numerosi Istituti di Credito del territorio il nuovo ‘Protocollo per la prevenzione della criminalità in banca’.

La cerimonia si è svolta alla presenza dei vertici delle Forze di Polizia territoriali.

La sigla dell’accordo, promossa dalla Prefettura, favorisce una più stretta collaborazione tra Forze di Polizia e mondo bancario, determinando un significativo potenziamento delle strategie di intervento per la prevenzione del fenomeno.

Il rapporto di collaborazione con l’A.B.I. e le Banche del territorio è ormai ampiamente collaudato nel tempo, come dimostra il fatto che il primo Protocollo risale al 2008.

Il nuovo documento intende rafforzare ulteriormente l’impegno congiunto finalizzato a contrastare più efficacemente le rapine in danno degli sportelli bancari e i furti alle apparecchiature bancomat, e nel contempo mira ad incrementare i livelli di sicurezza generale.

“Registro con grande soddisfazione l’adesione all’iniziativa – ha dichiarato il Prefetto – a testimonianza della sentita condivisione d’intenti sui temi della sicurezza.

L’azione di contrasto all’aggressione criminale è certamente affidata in primo luogo alle Forze di Polizia, ma deve essere sostenuta da uno sforzo corale di tutte le componenti attive della nostra società, perché ognuno è chiamato a contribuire alla salvaguardia del bene fondamentale della sicurezza collettiva.

In questo va sicuramente colto lo spirito del documento sottoscritto in data odierna con gli Istituti di Credito”.

I rappresentanti del mondo bancario si sono uniti al Prefetto nella concorde valutazione sulla validità dell’accordo.

L’accordo impegna le banche firmatarie a rafforzare le misure di difesa passiva delle proprie dipendenze mediante l’adozione di almeno cinque sistemi di sicurezza, tra i quali, obbligatoriamente, la videoregistrazione e il dispositivo di custodia valori ad apertura ritardata o il dispositivo di erogazione temporizzata di denaro, mentre le altre 3 misure devono essere individuate tra quelle indicate in un dettagliato elenco: bussola, metal detector, rilevatore biometrico, sistema anticamuffamento.

Con il Protocollo, le Banche si impegnano, altresì, a proteggere le apparecchiature ATM (Automated Teller Machine, comunemente definiti sportelli bancomat) con almeno 3 sistemi di sicurezza tra quelli elencati: dispositivi per localizzare/rintracciare gli impianti asportati; videoregistrazione; sistemi remotizzati di monitoraggio per l’individuazione di comportamenti sospetti; misure hardware e/o software per la protezione delle componenti, ecc.

Inoltre l’intesa vincola le Banche alla prevenzione degli attacchi multimediali, realizzati con tecniche di “cyber phisical security”, che integrano le violazioni di tipo fisico con quelle di carattere informatico e di ingegneria sociale.

Infine, in linea con le direttive emanate dal Ministero dell’Interno in materia di apparati di videosorveglianza e nel rispetto della normativa sulla privacy, l’accordo impegna le Banche a segnalare sul data base di OSSIF (Centro di Ricerca dell’ABI sulla Sicurezza Anticrimine), la mappatura dei sistemi di videosorveglianza presenti all’esterno delle proprie dipendenze e ad attuare, almeno su base annua e per tutti i dispositivi di sicurezza che lo richiedano, le attività di verifica e/o manutenzione preventiva atte a consentirne il miglior funzionamento e ad assicurare in tempi brevi il ripristino di impianti che abbiano subito guasti.

Dal canto suo la Prefettura si impegna a promuovere Riunioni di Coordinamento delle Forze di Polizia o Comitati Provinciali per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per la trattazione di problematiche inerenti la sicurezza bancaria, anche a seguito di particolari criticità che dovessero essere segnalate dalle Forze di Polizia o dai firmatari.

Le Forze dell’Ordine si impegnano a segnalare eventuali fattori di rischio, intervenire a specifici incontri formativi in materia di sicurezza anticrimine, partecipare a workshop organizzati da OSSIF per promuovere la cultura della sicurezza anticrimine e della cyber phisical security, condividere linee-guida per la prevenzione e il contrasto alla criminalità.

“Grazie alle più moderne tecnologie, la criminalità ha affinato le tecniche di azione in danno degli Istituti di Credito – ha dichiarato il Prefetto Palmisani – ma le nuove misure individuate nel Protocollo possono contribuire a contrastare con sempre maggiore efficacia il fenomeno delle rapine e dei furti agli sportelli bancomat e a rendere ancora più incisiva l’attività condotta dalle Forze dell’Ordine territoriali”.

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