Sul parco comunale di Lodi 'sola Carolina' e sul suo recupero registriamo oggi l'intervento di Angelo Bocchioli presidente dell'associazione Amici degli Animali.
Ecco il testo:
"Amici Animali Lodi onlus è un’ associazione che aderisce dalla prima ora alla Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente, e a tale titolo si inserisce nel dibattito creatosi in città a seguito dell’annuncio da parte della Amministrazione comunale di voler dar seguito al Progetto Bay per il restyling del più grande Parco cittadino, l’Isola Carolina.
La necessità di riqualificazione del Parco è indispensabile, ma riqualificazione non significa stravolgimento e distruzione di una parte imponente del suo impianto. Per questo diciamo NO all’abbattimento di più di 100 alberi d’alto fusto, delle diverse specie arboree, che rappresenterebbe un danno importantissimo per l’ambiente, nella città di Lodi che è una tra le più inquinate d’Italia. Un tale Parco in centro città, oltre che un patrimonio non certo frequente, e quindi un tesoro da preservare, ne è un vero polmone. Nessuno deve equivocare sullo “scambio” tra 100 e più alberi abbattuti e altre (pur centinaia, nella promessa) di piantine o cespugli da mettere a dimora al loro posto, oltretutto frutto di uno scambio da attuarsi per puro giudizio estetico o cromatico. Non si gioca al “baratto”: non ci lasceremo ingannare.
L’abbattimento voluto dal progetto comporterebbe inoltre una grave ferita per la fauna selvatica e l’avifauna, che negli anni vi si è insediata; alcuni animali presenti sono protetti da leggi nazionali ed europee, nessuno può né deve ignorarlo. La nidificazione conseguente alla presenza di tali animali, in merito, è soggetta a regole sovranazionali, il cui mancato rispetto ha conseguenze anche penali.
Nel Parco sono presenti colonie feline composte da decine di soggetti spontaneamente insediatisi, accuditi da alcuni tutor di colonia felina: le colonie per legge sono poste sotto la protezione dei sindaci, che ne sono i “legittimi proprietari”, che rispondono di ogni azione non idonea nei loro confronti. Le colonie non sono spostabili dal loro habitat e ogni azione nei loro confronti è sottoposta alle ATS (ex ASL): eventuali lavori invasivi nel Parco disperderebbero le comunità feline e ne costituirebbero maltrattamento (perseguibile penalmente da leggi vigenti in Italia). Leggi regionali, nazionali e direttive europee (non bastasse il buonsenso) sono esplicite, e come Associazione saremo vigili e attenti perché nessuno deroghi in tal senso.
La “revisione” del Parco, voluta dal Progetto col sacrificio di alberi sani e per meri intendimenti estetici (peraltro carente di servizi e attrezzature al cittadino di ogni età, come già ampiamente trattato da altri enti, associazioni, gruppi, realtà collettive e singoli cittadini in ogni forma, sui media e sulla stampa, non disdegnando pure aspetti tecnici sui quali non mi dilungo), con la cementificazione di alcune parti e la compromissione di altre, il disinteresse e la sottovalutazione per gli esseri viventi che lo popolano, sono tutti fattori che invocano il respingimento del Progetto, che non risponde alle aspettative nostre e di molti.
Non siamo disponibili, lo ribadiamo, che si equivochi sul termine “riqualificazione”, cui intendiamo attribuire il giusto, intrinseco, inequivocabile significato: quello di riportare l’area ad essere pulita, dignitosa, ben attrezzata per tutte le fasce di età, ben tenuta e ben mantenuta, ricca d’ossigeno, frescura, ombra. Vogliamo che continui a onorare il suo nome: PARCO, non giardino.
Vogliamo che, se qualcuno l’ha trascurato, non arrivi qualcun altro che operi perché non lo si riconosca più..
Vogliamo “il” Parco Isola Carolina, di cui si rispettino le origini, la storia, la ragione per la quale è stato voluto, creato; per la quale è nato e cresciuto nella mente, negli occhi e nel cuore dei lodigiani".
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