"Le foto parlano chiaro. Ieri sera alle 18:45 dalle abitazioni di via Taramelli, si vede che il pennacchio di uno dei due camini si indirizza basso verso i quartieri lungo l’Adda. Questa mattina alle 7:30, foto dalle case alte lato via Defendente, si vede che i pennacchi da entrambi i camini si indirizzano bassi verso sud est".
Si apre così il comunicato diffuso dal circolo LodiVerde di Legambiente sul contributo che sta dando la caldaia di via Defendetne a Lodi all'inquinamento atmosferico in città, proprio nei giorni in cui la Regione ha introdotto i primi divieti per eccesso di smog.
"Quindi, - prosegue LodiVerde - quando siamo in inversione termica, nonostante l’elevata temperatura dei fumi in uscita, il pennacchio non riesce ad andare in alto e disperdere l’inquinamento. Quindi, seppur poco, partecipa all’inquinamento in questi giorni elevato anche a Lodi.
Inoltre non corrisponde al vero la promessa di A2A di far funzionare solo una caldaia per volta, di considerare la caldaia in città solo come riserva (backup). Proprio quando l’inquinamento è al massimo si mettono in funzione entrambe le caldaie".
"Rinnoviamo la richiesta alla direzione nazionale di A2A - conclude LodiVerde - di tornare al tavolo previsto persino dal protocollo nazionale Legambiente-A2A per concordare l’exit strategy dal gas inquinante e fossile a Lodi, inspiegabilmente sospeso dall’azienda a settembre scorso. Legambiente, insieme agli abitanti, proseguirà la battaglia civile iniziata due anni fa".
Circolo Legambiente LodiVerde
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