Per inserirsi nel mondo del lavoro del Paese che le ha accolte, le persone straniere devono anzitutto imparare la lingua, perché solo attraverso una comunicazione corretta è possibile superare incomprensioni culturali e iniziare a costruirsi un futuro migliore.
Lo sanno bene al CPIA, il Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti, la cui missione è far completare gli studi sia agli adulti italiani che non sono riusciti a concludere il curriculum regolare che agli stranieri appena arrivati in Italia.
“Partiamo da un primo livello di alfabetizzazione per arrivare a raggiungere la certificazione A2 in lingua italiana, offriamo poi il diploma di licenza media e riusciamo a proporre anche i primi due anni della scuola superiore, il cosiddetto secondo periodo didattico. In questo modo i nostri allievi possono integrarsi nel mondo del lavoro oppure seguire corsi nei CFP o nelle scuole serali” spiega il dirigente didattico Francesco Terracina.
Per venire incontro ai sogni e ai bisogni di chi arriva da lontano, il Centro ha iniziato a promuovere corsi di formazione su linguaggi specifici, collegati a determinate attività lavorative.
“Abbiamo ad esempio un progetto per i saldatori, uno dei lavori più richiesti sul territorio - racconta il preside - . Insegniamo agli allievi la terminologia tecnica di questa professione, in modo che possano poi fare stage e corsi conoscendo già i vocaboli più specifici. Agli stranieri infatti non serve solo imparare l’italiano generico della comunicazione e del contatto con altre persone, ma anche la lingua specifica da utilizzare nei vari settori lavorativi. Per questo stiamo stringendo accordi con i Centri di Formazione Professionale”.
Una delle collaborazioni chiave in questa direzione è quella attivata con il progetto TiLab, promosso da Regione Lombardia e Fondazione Cariplo con l’intento di rilanciare la formazione professionale nel Lodigiano.
“Abbiamo deciso di aderire al progetto perché tra i nostri obiettivi c’è la formazione permanente degli adulti, il che si traduce nel condurre i cittadini sia italiani che stranieri ad acquisire competenze da spendere nel mondo del lavoro - evidenzia Terracina - . Ci occupiamo anche di orientamento, e in questo ambito TiLab è un’ottima occasione, perché offre a tutto il Lodigiano la possibilità di fare dialogare i bisogni delle aziende con la richiesta di lavoro”. La collaborazione con il progetto TiLab diventa cruciale soprattutto per l’inserimento dei cittadini stranieri.
“I nostri corsisti hanno molte aspettative - conclude Terracina - . Vengono in Italia con un’aspettativa molto grande, che noi cerchiamo di adeguare al nostro contesto territoriale. Il progetto TiLab è molto importante perché può consentire a queste persone di mettere in connessione sogni e realtà. Il mio auspicio è che grazie al progetto i nostri corsisti possano collegarsi meglio con il mondo del lavoro”.
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