Sono 150 gli incontri di business dedicati al settore della moda organizzati a Milano a Palazzo Giureconsulti, oggi da Promos Italia, la struttura per l’internazionalizzazione delle Camere di commercio e Unioncamere Lombardia.
La maratona del business si inserisce all’interno del progetto Inbuyer e coinvolge 50 imprese lombarde del settore moda che incontrano 11 buyer esteri provenienti da Emirati Arabi, Russia, Turchia, Spagna, Indonesia, Israele e Corea del Sud.
Le imprese lombarde provengono dalle province di Milano, Monza Brianza, Lodi, Bergamo, Como, Cremona, Mantova, Sondrio e Varese.
C’è il brand di via Montenapoleone e quello di corso Venezia a Milano che si concentrano sulla qualità del marchio made in Italy, l’impresa di Binasco che punta sui materiali e vende online, le cravatte in cashmere, le bretelle per uomo, le sciarpe e i papillons di Como, la pelletteria milanese che realizza borse in pelli esotiche, l’occhialeria di Varese che già esporta negli Usa, il produttore di tessuti di alta tecnologia di Mantova e il produttore di abbigliamento sportivo di Bergamo che da tempo esporta in Giappone.
E poi l’impresa monzese che esporta fiocchi nel mondo e quella di Lodi che realizza gioielli contemporanei. Infine, l’impresa di Sondrio che realizza interamente a mano tutto il processo produttivo. E tante altre.
L’iniziativa riguarda l’accoglienza di operatori economici esteri selezionati con l’obiettivo di favorire il processo di internazionalizzazione delle Pmi lombarde attraverso incontri di business.
Promos Italia, in collaborazione con Unioncamere Lombardia, Sistema Camerale Lombardo, Regione Lombardia, le Camere di commercio di Genova, Milano Monza Brianza Lodi, Modena, Ravenna, Udine e Banca Popolare di Sondrio organizza un programma di attività per il 2019 che prevede circa 2500 incontri b2b nel corso di 45 appuntamenti in Italia che si stima coinvolgeranno più di 800 imprese.
Grazie a InBuyer, le imprese italiane possono incontrare circa 200 buyer selezionati provenienti da paesi di tutto il mondo, tra questi: Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Norvegia, Polonia, Portogallo, Svizzera, Cina, Corea del Sud, Giappone, Indonesia, Israele, Russia, Singapore, Turchia, Canada, Usa, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Marocco.
Al progetto possono aderire imprese dei settori: alimentare, moda, cosmetica, beni strumentali, arredo, costruzioni-edilizia, packaging, energia, turismo e nautica. Il progetto è destinato a piccole e medie imprese di produzione che abbiano potenzialità di interazione con i buyer esteri.
Era ricoverato a San Giovanni Rotondo, in Puglia, per...
E' accaduto nel Cremonese; le forze dell’ordine stanno...
Un uomo di 57 anni di Vescovato ha improvvisamente perso...