La Polizia di Stato ha tratto in arresto l’autore della rapina perpetrata lo scorso 16 ottobre 2019 alla filiale di via dei Partigiani a Bergamo della Banca di Credito Cooperativo dell’Oglio e Serio.

Nello specifico, personale della Squadra Mobile, a seguito di una celere e brillante indagine, ha tratto in arresto DI MATTEO Giuseppe, nato nel 1958 a Seriate (BG), pluri-pregiudicato, attualmente in regime di semilibertà.

Alle 8.50 di mercoledì 16 ottobre, infatti, un rapinatore solitario, dopo aver fatto accesso al predetto Istituto bancario, sito nel pieno centri cittadino, a pochi passi dalla Procura della Repubblica, scavalcava il bancone, e si rivolgeva al cassiere minacciandolo di sparargli. Subito dopo, quindi, arraffava una somma di denaro, successivamente quantificata in € 13.970 in banconote di vario taglio, e si dava, appiedato, ad una precipitosa fuga.

Personale della Sezione Antirapina della Squadra Mobile interveniva prontamente sul posto, e provvedeva alle escussioni dei soggetti presenti: questi asserivano che il rapinatore, benchè travisato, era verosimilmente un uomo di circa 50 anni di età, che si esprimeva in italiano.

Alla luce di queste informazioni, ed alla luce anche del modus operandi dell’autore della rapina, evinto anche dalla visioni delle telecamere interne ed esterne alla banca stessa, gli investigatori, conoscendo la realtà criminale della bergamasca, concentravano le loro attenzioni sul pregiudicato Giuseppe DI MATTEO, annoverante precedenti anche per rapina, che allo stato godeva del regime della semi-libertà, in virtù del quale era autorizzato ogni mattina a lasciare la casa circondariale di questa via Gleno, per poi farvi ritorno, la sera, per dormire.

Pertanto veniva posta in essere un’attenta attività di osservazione e pedinamento, che consentiva di appurare come il DI MATTEO avesse una postura, una fisicità e delle movenze del tutto simili a quelle dell’autore della rapina.

Si accertava, inoltre, che l’uomo aveva nella propria disponibilità un’autovettura Fiat Punto, intestata alla moglie ed a bordo della quale veniva notato più volte dagli uomini della Squadra Mobile, e si appurava che l’autore della rapina era giunto, in un’area prossima alla via dei Partigiani, proprio tramite la predetta vettura, unica autovettura che il DI MATTEO era autorizzato ad utilizzare dal Tribunale di Sorveglianza di Brescia, in virtù del proprio status di semi-libero.

L’attività investigativa consentiva quindi di ottenere inconfutabili riscontri sulla responsabilità penale di DI MATTEO, che venivano pienamente sposati dall’Autorità giudiziaria, la quale emetteva ordinanza di custodia cautelare in carcere a cui gli uomini della Squadra Mobile davano esecuzione in data odierna, traendo in arresto il DI MATTEO, e perquisendone l’abitazione e, con il prezioso ausilio di personale della Polizia Penitenziaria, i luoghi nella sua disponibilità all’interno della casa circondariale di Bergamo.

La Polizia di Stato ha tratto in arresto l’autore della rapina perpetrata lo scorso 16 ottobre 2019 alla filiale di questa via dei Partigiani della Banca di Credito Cooperativo dell’Oglio e Serio.

Nello specifico, personale della Squadra Mobile, a seguito di una celere e brillante indagine, ha tratto in arresto DI MATTEO Giuseppe, nato nel 1958 a Seriate (BG), pluri-pregiudicato, attualmente in regime di semilibertà.

Alle 8.50 di mercoledì 16 ottobre, infatti, un rapinatore solitario, dopo aver fatto accesso al predetto Istituto bancario, sito nel pieno centri cittadino, a pochi passi dalla Procura della Repubblica, scavalcava il bancone, e si rivolgeva al cassiere minacciandolo di sparargli. Subito dopo, quindi, arraffava una somma di denaro, successivamente quantificata in € 13.970 in banconote di vario taglio, e si dava, appiedato, ad una precipitosa fuga.

Personale della Sezione Antirapina della Squadra Mobile interveniva prontamente sul posto, e provvedeva alle escussioni dei soggetti presenti: questi asserivano che il rapinatore, benchè travisato, era verosimilmente un uomo di circa 50 anni di età, che si esprimeva in italiano.

Alla luce di queste informazioni, ed alla luce anche del modus operandi dell’autore della rapina, evinto anche dalla visioni delle telecamere interne ed esterne alla banca stessa, gli investigatori, conoscendo la realtà criminale della bergamasca, concentravano le loro attenzioni sul pregiudicato Giuseppe DI MATTEO, annoverante precedenti anche per rapina, che allo stato godeva del regime della semi-libertà, in virtù del quale era autorizzato ogni mattina a lasciare la casa circondariale di questa via Gleno, per poi farvi ritorno, la sera, per dormire.

Pertanto veniva posta in essere un’attenta attività di osservazione e pedinamento, che consentiva di appurare come il DI MATTEO avesse una postura, una fisicità e delle movenze del tutto simili a quelle dell’autore della rapina.

Si accertava, inoltre, che l’uomo aveva nella propria disponibilità un’autovettura Fiat Punto, intestata alla moglie ed a bordo della quale veniva notato più volte dagli uomini della Squadra Mobile, e si appurava che l’autore della rapina era giunto, in un’area prossima alla via dei Partigiani, proprio tramite la predetta vettura, unica autovettura che il DI MATTEO era autorizzato ad utilizzare dal Tribunale di Sorveglianza di Brescia, in virtù del proprio status di semi-libero.

L’attività investigativa consentiva quindi di ottenere inconfutabili riscontri sulla responsabilità penale di DI MATTEO, che venivano pienamente sposati dall’Autorità giudiziaria, la quale emetteva ordinanza di custodia cautelare in carcere a cui gli uomini della Squadra Mobile davano esecuzione in data odierna, traendo in arresto il DI MATTEO, e perquisendone l’abitazione e, con il prezioso ausilio di personale della Polizia Penitenziaria, i luoghi nella sua disponibilità all’interno della casa circondariale di Bergamo.