A portare gli agenti della Polizia di Stato ad uno dei laboratori artigianali più grandi nel nostro Paese per la produzione di droghe sintetiche è stato l’odore derivante dalla cottura della metanfetamina che, più volte al giorno, invadeva l’aria uscendo da un appartamento.
Attraverso le indagini gli investigatori della Questura di Novara hanno prima individuato il giovane residente nell'edificio e poi scoperto il laboratorio.
Si trattava di un ventiduenne universitario, appassionato di chimica, che avrebbe messo in piedi un’imponente produzione clandestina.
Quando sono entrati nell’abitazione, gli agenti hanno trovato l’impianto di distillazione al piano terra, con tutti gli apparati necessari per ricavare droghe sintetiche.
Oltre alle dosi di metanfetamina, sono state rinvenute anche quelle di altre droghe, tra le quali anche “francobolli allucinogeni”.
Ora il giovane è a disposizione dei magistrati locali, mentre il laboratorio è stato posto sotto sequestro.
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