"Era il 21 aprile 2022, poco più di un anno fa, quando in Consiglio Comunale di Lodi, gli stessi politicanti che oggi si oppongono alle Comunità Energetiche e alle energie rinnovabili, votavano e approvavano la costruzione urgente di una antiquata ed enorme caldaia a gas (22 MW di potenza termica) per la rete di teleriscaldamento tra le case.
Allora come oggi, le energie fossili sono urgenti, le rinnovabili no. Hanno mentito un anno fa come mentono oggi: avevano detto che si trattava di un’opera urgente per riscaldare d’inverno le abitazioni di Lodi e rendere “stabile” la fornitura di rete.
Oggi, a stagione di riscaldamento ormai chiusa, dobbiamo constatare che non ha funzionato neppure un’ora. Inutile e costosa.
Avevano detto che si trattava di una soluzione innovativa: è una caldaia a basso rendimento. Oggi nelle abitazioni ne sarebbe vietata l’installazione, non essendo “a condensazione”, cioè ad alto rendimento.
Dall’anno prossimo in Germania saranno vietate anche quelle: solo caldaie “ibride” o solo pompa di calore. Doveva sostituire e quindi portare alla chiusura altre vecchie caldaie al polo universitario, dove avrebbe dovuto entrare in funzione (dal 2017) un impianto innovativo a pompa di calore elettrica. Ebbene, non è accaduto.
Ci domandiamo quale interesse potessero avere gli amministratori della passata amministrazione comunale a far costruire di corsa l’inutile caldaia poco prima che Linea Green cedesse il servizio ad A2A.
A chi conveniva tanta fretta? Ora Linea Green ha ceduto il servizio ad A2A. Quindi Legambiente ha chiesto il 20 aprile scorso ad A2A un incontro sul tema con una delegazione degli abitanti del quartiere di Lodi (zona Tribunale).
All’incontro vorremmo chiedere alla direzione di A2A: 1) opportunità di trasferire la nuova caldaia per sostituire quelle più vecchie (e inquinanti) di ugual potenza presso il Polo universitario fuori dall’abitato; 2) tempi delle progressiva sostituzione delle caldaie fossili e degli impianti inquinanti che alimentano la rete, e trasformazione della rete in teleriscaldamento “freddo”, con pompe di calore per il riscaldamento e il raffrescamento cittadino; 3) collaborazione con la città nelle Comunità Energetiche Rinnovabili sia elettriche che (in futuro) termiche".
Legambiente Lodi
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