Sono oltre 2000 i casi trattati finora dal servizio “per emergenza Covid-19” lanciato nei giorni scorsi dalla Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, associazione fondata e presieduta da Michela Vittoria Brambilla, che si occupa degli amici a quattro zampe delle persone malate o costrette in isolamento per l’epidemia.
Ma anche dei colombi di piazza del Duomo a Milano, affamati dall’improvvisa “desertificazione” del cuore della città. In due settimane, dal 21 marzo, il numero 02-94351244 (da chiamare solo dopo aver letto con attenzione le risposte alle “domande frequenti” sul sito www.leidaa.info e sui social collegati) è stato letteralmente preso d’assalto.
Tante persone colpite dal virus chiedono aiuto per accudire il proprio animale.
Come la giovane labrador Gaia. Tra i tanti casi trattati nelle ultime 24 ore, infatti, spicca quello di una signora di Bergamo, ricoverata in gravi condizioni per Covid-19, che quindi non può più tenere Gaia. La cagnolona, grazie all’intervento della sede centrale, è stata immediatamente adottata da un socio LEIDAA di Mariano Comense (Como).
A Garbagnate Milanese una signora positiva al Covid-19 e quindi in rigoroso isolamento aveva non poteva portar fuori la sua cagnolina, una meticcia di 11 anni, di nome Lucy: la LEIDAA l’ha presa in carico.
Caso simile ed eguale soluzione a Corbetta (Milano) dove i cani della persona positiva al virus sono due. Sempre nel milanese, a Melzo, un figlio ha chiesto aiuto per Ronny, tre anni, il pitbull dei genitori che abitano a quaranta chilometri di distanza: uno è ricoverato e l’altra costretta in quarantena.
Nel capoluogo lombardo, LEIDAA è intervenuta per aiutare una madre anziana e una figlia con problemi psichici, impossibilitate ad uscire per procurare ai loro 4 gatti cibo, sabba e medicinali.
Quanto mai urgente il caso di Balù, un cane di 15 anni, malato, che aveva bisogno di cure veterinarie. La proprietaria, una signora di 82 anni, è isolata a casa, a Milano, mentre il marito è ricoverato per Covid, e non può più occuparsi dell’animale. Una volontaria LEIDAA l’ha portato dal veterinario e di fatto lo ha adottato.
A Bergamo Alta un giovane, in difficoltà economiche e con sintomi febbrili ha chiesto ai volontari, sempre rispettando le esigenze di sicurezza per evitare qualsiasi possibile esposizione al contagio, di portare fuori i suoi due cani meticci, Iaia, di sei anni e taglia media e Tato, di cinque anni, taglia piccola.
Dal resto d’Italia, tra i molti, ricordiamo il caso di una splendida femmina di pastore tedesco, Era, che a Roma ha trovato, grazie a LEIDAA, chi la possa portare fuori. Allo stesso modo può passeggiare anche Lillo, un cagnolino di Teramo la cui proprietaria è costretta in casa per l’emergenza Covid-19. Non solo cani: LEIDAA pensa anche ai colombi di piazza del Duomo a Milano, ormai ridotti alla disperazione. Loro che da sempre popolano il cielo accanto alla Madonnina.
“Cerchiamo di dare una risposta a tutti coloro che si trovano in isolamento, quarantena o, peggio ancora, ricoverati”, ricorda la Brambilla. “I nostri meravigliosi volontari ed io stessa ci siamo messi a disposizione del Paese in questo difficile momento, per togliere alle famiglie almeno la preoccupazione per la salute e il benessere dei loro piccoli amici”.
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