Leva civica e Servizio civile universale hanno una utile funzione di sostegno agli anziani e ai soggetti fragili anche grazie alla recente revisione normativa.
La Giunta, su proposta dell'assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Alessandra Locatelli, ha approvato la relazione valutativa dell'attività 2019-2020 da inviare al Consiglio regionale.
"L'esperienza della Leva civica e del Servizio civile universale - ha detto l'assessore Alessandra Locatelli - viene prevalentemente scelta dalle donne e interessa, nella maggior parte dei casi, i settori dell'assistenza sociale e sociosanitaria".
Il bando per la Leva civica 2018-2019 aveva visto l'adesione di 139 progetti, di cui ammessi 138. Di questi, 24 nell'Ats di Bergamo, 19 in quella di Brescia, 16 in quella della Brianza, 25 nel territorio dell'Ats Insubria, 22 nell'Ats Milano Città Metropolitana, 10 nell'Ats Montagna, 6 in quella di Pavia e 16 in quella della Valpadana. Con un avvio complessivo, nei progetti, di ben 304 volontari.
Per i progetti di assistenza e servizio sociale, la relazione evidenza la percentuale maggiore di volontari selezionati (75,89%), seguita dai progetti per la Protezione civile (13,1%) e dallo sport (11,01%). Con le donne a scegliere in maggior parte il sociale e il socioassistenziale.
Per il Servizio civile universale, il bando 2018, che ha trovato attuazione nel 2019, ha visto l'adesione di 306 progetti, proposti da 119 enti diversi, con l'impiego di 3.200 volontari.
Da segnalare che, nella relazione, il campione prescelto per valutare la risposta del territorio e dei giovani alla proposta evidenzia, per l'Associazione Comuni del Lodigiano e per l'Associazione Mosaico un vero successo.
Per il Lodigiano, a fronte di 131 volontari previsti sono arrivate ben 196 candidature mentre, per Mosaico, a fronte di 512 richieste, le domande sono state ben 726.
"Si tratta di risposte che fanno ben sperare sull'attenzione dei nostri giovani al volontariato e ai soggetti fragili - ha concluso l'assessore Locatelli - rappresentando un'opportunità per ragazze e ragazzi come pure per gli Enti in termini sia di costo-opportunità, sia di ampliamento del bacino di soggetti dal quale attingere per posizione lavorative aperte. Bisogna però vigilare affinché si mantenga il valore formativo delle esperienze evitando di trasformarle in un surrogato delle politiche attive del lavoro. Su questo Regione Lombardia sarà sempre molto chiara: Leva civica e Servizio civile universale sono esperienze di formazione"
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