L'altra sera, gli agenti della Squadra Volanti, a seguito di segnalazione giunta alla sala operativa del 112 N.U.E., sono intervenuti all’Ostello della solidarietà, Via alla fonte a Lecco, dove era in corso una violenta lite tra fidanzati.
Durante le procedure di identificazione, P.S. di 32 anni, italiano, con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e la pubblica amministrazione, nonché già destinatario di un avviso orale, in evidente stato di agitazione dovuto all’uso di sostanze stupefacenti, minacciava ed insultava gli operatori di Polizia, fin quando, scagliandosi contro di loro, feriva uno di questi, cagionandogli lesioni guaribili in 10 giorni.
Pertanto, gli agenti 'immobilizzavano e lo traevano in arresto per il reato di resistenza a pubblico ufficiale,
Inoltre, durante il trasporto in Questura, P.S. infrangeva un finestrino della Volante e, una volta giunto negli uffici della Polizia di Stato, danneggiava una porta.
Infatti, lo stato di agitazione dell’uomo era tale per cui si rendeva necessario l’intervento del 118.
P.S. veniva denunciato anche per minaccia a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e danneggiamento.
Anche la fidanzata, risultava sin da subito insofferente al controllo. Infatti, priva di documenti di identificazione, aggrediva verbalmente e minacciava gli agenti di Polizia i quali, pertanto, procedevano ad accompagnarla in Questura per espletare le procedure di identificazione.
Una volta identificata quale N.M. K., di 27 anni, peruviana, con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, la persona e contro la pubblica amministrazione, gli operatori scoprivano che risultava sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari e che più volte era già stata denunciata per il reato di evasione.
Pertanto la donna veniva tratta in arresto per il reato di evasione e denunciata per i reati di resistenza, minaccia a pubblico ufficiale e per inottemperanza all’ordine di esibizione di un documento attestante la regolare presenza nel territorio dello Stato.
Nell’udienza, il Giudice del Tribunale Penale di Lecco ha convalidato gli arresti e disposto l’obbligo di firma nei confronti del P.S. mentre la N.M.K. è stata riaccompagnata presso l’abitazione del padre dove permarrà agli arresti domiciliari.
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