Via libera della giunta comunale di Lodi alla cooperativa che gestirà la comunità energetica di 'Lodi Solare'.
Lo ha comunicato l'assessore Stefano Caserini illustrando i passaggi burocratici ancora necessari prima della piena operatività del nuovo soggetto giuridico che ha preso il via nel giugno di due anni fa per cogliere l'opportunità offerta dal bando della Fondazione Cariplo per la realizzazione delle comunità energetiche.
Dopo il passaggio in giunta ora la delibera viene sottoposta a consultazione pubblica per una ventina di giorni, nell'intento di raccogliere indicazioni, integrazioni e suggerimenti dai lodigiani che saranno poi vagliati all'interno del consiglio comunale in una seduta programmata per il prossimo mese di luglio.
Superato anche questo ostacolo, la delibera sarà sottoposta al giudizio della Corte dei Conti, ente che avrà a disposizione non più di settanta giorni per esprimere il proprio parere.
Se tutto procederà come previsto, nel prossimo autunno si potrà andare dal notaio per rendere effettivamente operativa 'Lodi Solare' come cooperativa in grado di gestire la prima comunità energetica della città.
Come noto, i pannelli fotovoltaici per fornire energia pulita sono stati installati sul tetto della sede della cooperativa sociale 'Il Mosaico' di via Agostino da Lodi, in grado di fornire corrente elettrica per autoconsumo sia per il Mosaico, sia per quanti hanno aderito al progetto da fruitori dell'energia prodotta.
Capofila è il Comune, assieme al Mosaico e al circolo Lodi Verde di Legambiente.
"Contiamo di aprire la strada ad altre iniziative simili" hanno riferito Caserini, Andrea Poggio di Legambiente e Stefano Motta del Mosaico, con una attenzione particolare agli utenti deboli, coloro che non hanno le risorse necessarie per acquistare ed installare pannelli energetici in grado di corrispondere alla 'rivoluzione' energetica che dovrà portare nei prossimi anni alla messa al bando dell'energia fossile.
La Fondazione Cariplo ha già indetto in questo ambito un nuovo bando in scadenza a luglio mettendo sul piatto altre risorse per dar vita a comunità energetiche.
Non solo, il Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza prevede risorse aggiuntive per i Comuni con numero di abitanti inferiore alle cinquemila unità.
Due opportunità che non si possono perdere, come sta facendo anche la Provincia impegnata a reperire gli stabili sui quali far installare i pannelli fotovoltaici.
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