E' stato stimato in circa 171 milioni di euro l'importo dei danni causati dagli intensi fenomeni temporaleschi che hanno colpito, in diverse zone, il territorio lombardo nel mese di luglio 2022.
E' quanto contenuto nella relazione rivolta al Capo al Dipartimento della Protezione civile firmata dall'assessore regionale allo Sviluppo Città Metropolitana, Giovani e Comunicazione, su delega del presidente della Regione Lombardia.
La relazione, redatta dalla Direzione Generale al Territorio e Protezione civile, segue la richiesta dello stato d'emergenza di rilievo nazionale inviata la scorsa settimana dallo stesso governatore della Lombardia allo Stato centrale.
"Siamo intervenuti tempestivamente - ha evidenziato il presidente della Regione Lombardia - per offrire risposte concrete e vicinanza ai cittadini e ai titolari delle imprese che hanno subito danni a causa dei fenomeni calamitosi. Pur in una fase in cui il governo nazionale è chiamato a svolgere attività di ordinaria amministrazione, siamo convinti che sia necessario un intervento dell'esecutivo in tempi rapidi. Chi può tornare a lavorare, deve essere messo nelle condizioni di riprendere quanto prima la sua attività".
L'alluvione che ha interessato diversi territori lombardi ha causato dissesti, smottamenti e danni intensi ad abitazioni private e attività produttive, in particolare nei territori della provincia di Brescia (si stimano 120 milioni di danni: Niardo e Braone i Comuni più coinvolti dall'alluvione), Pavia, Lodi e Cremona e, in misura minore, anche in altre aree provinciali.
Per contenerne gli effetti, in collaborazione con gli Enti locali e le Prefetture sono state messe in atto misure rilevanti, sia in termini economici che di impegno del Volontariato regionale di Protezione civile per garantire assistenza alla popolazione.
"Regione Lombardia - ha commentato l'assessore regionale alla Protezione civile, Pietro Foroni - è intervenuta nell'immediato per garantire la salvaguardia delle popolazioni, vittime di un evento calamitoso davvero eccezionale. Il perdurare delle condizioni di rischio ha reso necessario, dopo la richiesta dello stato d'emergenza, un'ulteriore azione specifica da parte dell'istituzione regionale: abbiamo messo a disposizione fondi regionali pari a 5 milioni di euro per il ripristino delle condizioni di sicurezza, che si aggiungono a 1.200.000 euro già stanziati, sempre da parte di Regione Lombardia. Riteniamo che adesso anche il Governo debba fare la sua parte in aiuto alle popolazioni colpite".
Nel Lodigiano si sono stimati danni per 10 milioni e 274 mila euro, in buona parte - oltre 8 milioni e 700 mila euro - subiti da strutture private.
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