Il Po si è gonfiato di oltre 3,5 metri nelle ultime 24 ore sotto la spinta dei nubifragi che si sono abbattuti sul Nord Italia fra Piemonte, Liguria e Lombardia.
E’ quanto emerge dal monitoraggio sui livelli del grande fiume al Ponte della Becca a Pavia in relazione all’ultima ondata di maltempo, che sta causando frane e allagamenti, con morti e dispersi.
Sotto pressione anche i grandi laghi del nord con il Maggiore che è vicino al massimo storico del periodo con un grado di riempimento di oltre il 160% e un’altezza di 198 centimetri sopra lo zero idrometrico.
Lo stato del Po è emblematico della situazione di sofferenza del bacino idrografico del nord in cui si sono verificati smottamenti ed esondazioni dei corsi d’acqua dopo giorni di pioggia torrenziale con l’Italia colpita da più di 3 nubifragi al giorno dall’inizio dell’autunno con tempeste, vento e grandine lungo la Penisola, il 18% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Sono gli effetti dei cambiamenti climatici con l’eccezionalità degli eventi atmosferici che è ormai diventata la norma anche in Italia tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti con sfasamenti stagionali e territoriali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo.
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